La storia di questo istituto inizia a Pisa, nel lontano 1865, con il Regio Deposito stalloni, per passare poi Deposito Cavalli stalloni e poi Istituto Incremento Ippico sempre con sede sul Lungarno Simonelli. Si narra che Pisa ha sempre avuto un amore viscerale per gli stalloni tanto che, quasi ogni settimana,i tanti cavalli uscivano per la città ed i nostri concittadini erano tanto entusiasti da farli dire «passano gli stalloni» e segurli fin nei pressi della Cittadella,dove c'era uno scalo per questi stalloni che facevano il bagno in Arno. Proprio a fine secolo fu sede per i purosangue inglesi che ospitarano cavalli come Melton, Andrend e Signorino (dette vita a 9 vincitori di Derby). Per tornare ai giorni nostri, dopo la presentazione del dottor Impeduglia, l'assessore Periccioli ha illustrato l'iniziativa.«Il cavallo meritava e merita,in Toscana, - ha detto – un'attenzione maggiore, un'attenzione che gli è dovuta perché la sua presenza è forte nella nostra regione. Oggi in Toscana ci sono 9 dei 42 ippodromi italiani e sempre nella nostra regione si tengono circa il 14% delle 19.600 corse che si svolgono in un anno in Italia. Inoltre su 8.707 «proprietari», (cioè titolari di colori di scuderia, ovvero proprietari di cavalli abilitati ad iscriversi alle corse) censiti dall'Unire nel 1996, il 15 % è toscano e nel galoppo su 419 centri di allevamento 80 (19%) sono in regione. Ciò costituisce- ha continuato l'assessore regionale - ricchezza per la Regione, vera occupazione, in un rapporto medio fra numero di cavalli e numero di posti di lavoro a tempo pieno. Per venire all'occasione di oggi, si può dire che finalmente abbiamo dato una sede definitiva a questo antico servizio, con una razionalizzazione del parco stallonir egionale con uno stretto rapporto con la facoltà di Veterinaria e una nuova esperienza di fecondazione artificiale». All'inaugurazione ha preso parte anche il consigliere Virgilio Luvisotti, che in questi ultimi due anni si è battuto in Regione perché l'istituto restasse a Pisa.