Banca della Terra

Banca della Terra

Contatti: bancadellaterra@terreregionali.toscana.it

Simone Sabatini - Tel.055-4385193 simone.sabatini@regione.toscana.it

 

Con la legge regionale 80/2012 la Regione Toscana ha istituito la “Banca della Terra”, gestita da Ente Terre Regionali Toscane, definita come un inventario, completo e aggiornato, dei terreni e delle aziende agricole di proprietà pubblica e privata che possono essere messi a disposizione di terzi, tramite operazioni di affitto o di concessione. Fra tali terreni rientrano anche quelli resi temporaneamente disponibili perché censiti come incolti o abbandonati.


Le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione regionale a promuovere tale strumento sono molte e possono essere riassunte in:


- rafforzare le opportunità occupazionali e di reddito delle aree rurali;
- favorire l’imprenditoria giovanile nel settore agricolo e forestale;
- promuovere il contributo positivo dell’agricoltura e delle foreste all’ambiente e al territorio;
- salvaguardare la biodiversita, tutelare il paesaggio e la risorsa forestale;
- prevenire i dissesti idrogeologici e difendere le zone e le popolazioni di montagna dalle calamità naturali incrementando i livelli di sicurezza idraulica ed idrogeologica del territorio;
- valorizzare i terreni pubblici e privati attraverso un loro uso produttivo.


La “banca della terra”, promossa nell'ambito di Giovanisì  (www.giovanisi.it), il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani, è visibile sul portale ospitato nel sito della Agenzia Regionale Toscana per le Erogazioni in Agricoltura (ARTEA). Vi si accede dalla parte inferiore destra (“In evidenza”) della home page dell’Agenzia (oppure direttamente da qui); dal portale è possibile essere sempre a conoscenza dei terreni/beni che vengono resi disponibili (e pertanto che possono essere presi con concessione, affitto o assegnazione - a seconda della tipologia di lotto), nonché delle modalità per presentare la relativa richiesta.


La “banca della terra” è stata avviata il 29 novembre 2013 ed ha già messo a disposizione oltre ottanta lotti di terreni e fabbricati, per una superficie di quasi quattromilacinquecento ettari di terreno, ripartiti fra castagneto da frutto, bosco, oliveto, pascolo, seminativo, ed oltre cinquanta fabbricati, in molte aree della regione e ricadenti in diversi complessi forestali.

Fino all’autunno 2014 i beni resi disponibili appartenevano al Patrimonio Agricolo Forestale Regionale (ossia terreni e fabbricati di proprietà della Regione Toscana ma amministrati da Comuni, Province, Unioni di Comuni); a questi se ne sono aggiunti alcuni di proprietà dello stesso Ente Terre. Da dicembre 2014, con l’approvazione del Regolamento sul funzionamento della banca della terra (Regolamento 60/R/2014) si è ampliata l’offerta anche a beni di proprietà pubblica e di privati che li vogliano rendere disponibili a terzi con operazioni di affitto.


Le modalità per la richiesta di concessione e/o affitto sono disciplinate nei bandi (per i beni di proprietà pubblica) e negli avvisi (per i beni di proprietà privata) scaricabili dal portale della “banca della terra”; è necessario pertanto leggere e verificare tutta la documentazione resa disponibile che, oltre ad individuare correttamente il bene in questione e a descriverne le potenzialità d’uso nonché eventuali vincoli connessi con la concessione, stabilisce i modi ed i tempi per la presentazione delle domande. Nel caso di beni di proprietà pubblica il bando definisce il termine ultimo per la presentazione delle domande, elemento fondamentale in quanto non possono essere ammesse richieste pervenute in data successiva a quella stabilita; nel caso di terreni di proprietà privata tale termine non è presente, in quanto l’eventuale accordo dipende dalla trattativa in corso fra le parti.


Nel caso delle terre pubbliche, così come anche per i terreni abbandonati, al fine di rispondere all’esigenza di favorire l’accesso dei giovani ai terreni, la normativa prevede, qualora ci fosse pluralità di richieste di assegnazione, di tener conto dell’obiettivo del ricambio generazionale e pertanto di valutare l’età (maggiore o minore di quaranta anni) e l’eventuale qualifica professionale (titolo di Imprenditore Agricolo Professionale - IAP) dei richiedenti. L’ordine di priorità così definito non esclude però nessuno dalla possibilità di presentare domanda e di partecipare alla selezione.


Per cercare di arginare il fenomeno del “ritiro” dei campi dalla coltivazione la Regione Toscana ha approvato il Regolamento 13/2014 per il riuso dei terreni incolti e/o abbandonati, per cui i Comuni sono tenuti a realizzare un censimento dei terreni abbandonati presenti sul proprio territorio al fine di renderli disponibili a coloro che ne faranno richiesta per la coltivazione. La procedura di censimento è lunga e richiede l’espletamento di un iter burocratico attento; i Comuni possono inserire l’elenco definitivo di tali terreni in “banca della terra”, rendendoli disponibili agli interessati alla coltivazione, solo al termine di tutto il percorso. Ovviamente la proprietà non viene toccata, il terreno è ceduto in uso (dietro rimborso di un piccolo indennizzo/canone) per gli anni previsti dal “Piano di coltivazione” che il richiedente presenta, ed entro un massimo di quindici anni (dopodiché il terreno rientra nelle disponibilità del proprietario).


Per molti Comuni la prima fase di censimento è oggi conclusa; alcuni di loro (ad esempio il Comune di Siena) hanno già trasmesso l’elenco dei terreni incolti disponibili ad Ente Terre che li ha pubblicati in banca della terra. Ente Terre resta in attesa degli elenchi da parte dei Comuni della Toscana che non lo hanno ancora fatto. Dal portale è scaricabile il decreto di Ente Terre (Decreto n. 8 del 15 febbraio 2016) relativo alle modalità per la presentazione della domanda di assegnazione da parte degli interessati alla gestione di tali terreni.
Per rimanere sempre informato sui terreni a disposizione si consiglia di consultare settimanalmente il portale della “banca della terra” per verificare l’apertura di nuovi bandi oppure l’inserimento di avvisi; è stata predisposta una mailing list con gli indirizzi di posta elettronica di tutte le persone che chiedono di rimanere informate sull’attività della “banca della Terra” e sui bandi/avvisi pubblicati; attraverso tale strumento vengono trasmesse informazioni sui documenti e atti amministrativi di interesse