Ente Terre e lr 80/12
Ente Terre Regionali Toscane è un ente dipendente della Regione Toscana istituito ai sensi
dell’articolo50 dello Statuto, fornito di personalità giuridica, di autonomia amministrativa e
gestionale nonché di patrimonio proprio. La legge istitutiva di Ente Terre Regionali Toscane è la
legge regionale 80 del 2012 che sintetizza in un’unica legge la trasformazione dell’Azienda
Regionale Agricola di Alberese e altre funzioni che la Regione trasferisce a Ente Terre.
dell’articolo50 dello Statuto, fornito di personalità giuridica, di autonomia amministrativa e
gestionale nonché di patrimonio proprio. La legge istitutiva di Ente Terre Regionali Toscane è la
legge regionale 80 del 2012 che sintetizza in un’unica legge la trasformazione dell’Azienda
Regionale Agricola di Alberese e altre funzioni che la Regione trasferisce a Ente Terre.
La sede legale dell’ente è presso il Centro Direzionale di Novoli, Firenze, con sedi operative che
sono distribuite nel territorio regionale e che coincidono con la Tenuta di Alberese (GR), La Tenuta
Di Cesa (AR), Il Parco Stalloni (PI) e la Tenuta di Suvignano.
All’Ente così costituito sono state affidate le seguenti funzioni:
• gestire la banca della terra, quale strumento per favorire l'accesso dell'imprenditoria ai
terreni agricoli e forestali;
• approvare indirizzi operativi per la gestione ottimale dei beni del Patrimonio Agricolo
Forestale Regionale (PAFR) anche determinando gli obiettivi da conseguire in termini di
proventi;
• verificare la conformità dei piani di gestione dei complessi agricoli forestali adottati dagli
enti gestori e coordinandone l’attuazione;
• gestire le aziende agricole e altre superfici agricole e forestali di sua proprietà o di proprietà
della Regione in cui svolge anche attività di ricerca applicata, sperimentazione e
dimostrazione in campo agricolo e forestale;
• tutelare e valorizzare le produzioni agricole e forestali e le risorse genetiche autoctone
toscane;
• attività di promozione della legalità;
• gestire il parco stalloni regionale;
• promuovere, coordinare e attuare interventi di gestione forestale sostenibile e di sviluppo
dell'economia verde.
La trasformazione della azienda agricola in Ente ha permesso di affidare ad un unico soggetto il
compito di realizzare piani e progetti di valorizzazione agro-forestale unitari su tutto il territorio
regionale, di effettuare un coordinamento della gestione del PAFR finalizzato ad assicurare il
rispetto dei piani, ma anche dei progetti di valorizzazione mirati ad assicurare un sempre maggior
coinvolgimento dell’imprenditoria privata.
Questa unicità del soggetto, collegata all’esigenza di procedere alla valorizzazione del patrimonio
agricolo-forestale e di altre superfici agricole e forestali in disponibilità della Regione Toscana, ha
indotto ad includere nei piani e progetti di valorizzazione, oltre all’Azienda regionale agricola di
Alberese (GR), l’Azienda agricola di Cesa (AR), con il fine di mantenere nell’ambito della gestione
pubblica soltanto le attività finalizzate a rispondere ad esigenze di interesse pubblico, quali la
tutela della biodiversità, lo svolgimento di attività di sperimentazione, innovazione e ricerca in
agricoltura, ecc.
L’insieme di queste funzioni rendono la gestione complessiva dell’Ente molto articolata,
integrando attività di carattere istituzionale (banca della terra, definizione degli indirizzi operativi
del PAFR, verifica della conformità dei piani di gestione, ecc…) con le attività di produzione agrosilvo pastorale propria delle aziende agricole, con gli aspetti commerciali ad esse connesse, nonché
con tutto quanto correlato alla conservazione del germoplasma, del territorio e della presenza
dell’uomo all’interno del parco della Maremma e la promozione della legalità.
Le aziende agricole che fanno parte di Ente Terre Regionali Toscane sono uno degli elementi che
compongono e rafforzano la scelta della Regione Toscana di salvaguardare la biodiversità e la
tutela del paesaggio, promuovendo la valorizzazione delle aree in cui si trovano e nello stesso
tempo di farsi promotori a livello territoriale di opportunità che garantiscono il mantenimento di
intere comunità rurali.
Di questa rete di aziende oltre alla Tenuta di Alberese, a completa conduzione biologica, fanno
parte la Tenuta di Cesa, azienda agricola sperimentale della Regione e principale centro di
collaudo, alla sperimentazione in agricoltura e al trasferimento della innovazione nonché la Tenuta
di Suvignano, bene confiscato alla criminalità organizzata, gestito attraverso una srl, dove si
svolgono le attività di promozione della legalità e infine il Parco Stalloni, situato all’interno del
Parco di San Rossore (PI) dove si conserva e mantengono le razze autoctone equidi.
La presenza e cura della banca del germoplasma vegetale viene svolta principalmente presso la
Tenute di Alberese (GR) e di Cesa (AR). Questa attività, articolata e complessa, è svolta da una
parte attraverso la conservazione delle sementi nella banca del germoplasma, con conservazione
ex-situ, dall’altra, con una conservazione in-situ, anche tramite un sistema di incentivi dedicati per
i cosidetti “coltivatori custodi” che si impegnano a conservare e a mantenere le antiche varietà
erbacee e arboree presenti nella nostra regione.
- Art. 50 Statuto Regione Toscana (Apre il link in una nuova scheda)
- Statuto della Regione Toscana (Apre il link in una nuova scheda)
- Legge regionale 27 dicembre 2012, n. 80 (Apre il link in una nuova scheda)
- Legge regionale 21 marzo 2000, n. 39 (Apre il link in una nuova scheda)
- Legge regionale 27 dicembre 2004, n. 77 (Apre il link in una nuova scheda)
- Legge regionale 17 marzo 2000, n. 24 (Apre il link in una nuova scheda)
- Legge regionale 23 luglio 2020, n. 66 (Apre il link in una nuova scheda)